giovedì 18 febbraio 2021

Come combattere i rumori negli ambienti domestici

Tutti i giorni siamo sottoposti ad un numero esorbitante di rumori, sia forti e prolungati sia bassi e brevi, che sommati insieme incidono sullo stress giornaliero. Si è notato che chi lavora o studia in una stanza progettata adeguatamente per eliminare lo stress acustico, aumenta di circa il 25 % in più la concentrazione e ha quindi risultati migliori.

Foto di mohamed_hassan da Pixabay

Il problema acustico è più evidente per le persone che vivono in condomini e in città. Sono infatti soggetti a una vasta gamma di suoni: rumori provenienti dall’esterno, ad esempio dal transito di veicoli, rumori provenienti dall’interno, come quelli prodotti dalla televisione, dalla lavatrice o da conversazioni provenienti da luoghi attigui, rumori da impatto, dovuti al calpestio nei piani superiori o al trascinamento di sedie, e rumori di fondo, provocati dalle tubature degli impianti.

Tutti questi suoni fastidiosi si propagano attraverso l'aria oppure attraverso la struttura dell'edificio, a causa del riverbero o della scarsa capacità di assorbimento dei materiali di cui è costituito l'ambiente. Bisogna sapere infatti che quando un'onda sonora si imbatte in un ostacolo, una parte della sua energia viene catturata dalla parete, un'altra l'attraversa arrivando nell'ambiente adiacente e una terza parte viene riflessa da una parete all'altra fino a quando non viene assorbita.

Esistono apposite norme che definiscono il livello di Decibel (dB), ovvero l'unità di misura del suono, da non superare in determinati ambienti. Per esempio tutti gli elementi verticali che dividono diverse unità immobiliari confinanti devono avere un potere fonoisolante di almeno 50 dB e i rumori da calpestio non devono essere superiori ai 63 dB.


Foto di Sasin Tipchai da Pixabay





















Per ridurre al minimo il propagarsi del rumore occorre utilizzare due tipologie di materiali. I materiali fonoisolanti impediscono ai suoni esterni di entrare nell'ambiente e i materiali fonoassorbenti ostacolano il propagarsi dei rumori all'interno della stanza, migliorandone l'acustica. Più un materiale è fonoassorbente, e più velocemente l’energia sonora verrà assorbita.

Ecco alcuni consigli sui materiali più efficaci.
1. Materiali Minerali
Fibre minerali, come lana di roccia e di vetro, sono materiali porosi che abbattono l'energia sonora convertendola in calore. Sono indicati per insonorizzare le pareti perimetrali e contro le alte frequenze. Inoltre non sono materiali dispendiosi, durano a lungo, resistono all'umidità, sono riciclabili e biodegradabili e hanno anche proprietà di isolanti termici. Normalmente li si può trovare sotto forma di rotoli, pannelli o feltri.

2. Materiali Vegetali
I materiali vegetali offrono un ottimo isolamento acustico e antivibrazione, sono particolarmente indicati contro i rumori aerei, da calpestio e nelle pareti laterali. I principali isolanti acustici vegetali sono il sughero e le fibre di legno. Come per i materiali minerali sono anche isolanti termici, biodegradabili e riciclabili, durevoli e traspiranti. Aumentando lo spessore dei pannelli aumenta anche il loro potere di isolanti.

3. Materiali sintetici
I materiali sintetici, come il polistirene e il poliuretano espanso, sono consigliati soprattutto per l'isolamento nelle intercapedini e per il rumore da calpestio. Sono economici e facili da installare, ma non sono ignifughi e nemmeno ecologici, in quanto derivano dalla lavorazione del petrolio.

4 . Materiali fonoisolanti
Tra i materiali fonoisolanti c’è il piombo, che ha elevate capacità fonoassorbenti ma non è economico, e la gomma che invece costa meno, è facilmente lavorabile e può essere naturale o sintetica. Si tratta di materiali poco ingombranti grazie allo spessore contenuto e sono generalmente usati insieme a materiali fonoassorbenti per garantire un isolamento completo.

Foto di Dayron Villaverde da Pixabay


domenica 14 febbraio 2021

La tecnologia X-Lam: la casa ecologica

Sempre più persone, nella costruzione della propria abitazione, sono attente alla sostenibilità ambientale e si sono quindi affidate al legno.

Foto di 5598375 da Pixabay





















Il legno è il materiale ecologico da costruzione per eccellenza ed anche l'unico rinnovabile. Tra i suoi punti di forza troviamo:
  • zero emissioni nocive, il legno immagazzina carbonio per tutto il suo ciclo di vita compensando quello emesso con la combustione durante lo smaltimento;
  • il riciclo, grazie al quale contrasta l'effetto serra;
  • l'alta resistenza strutturale e la lunga durata;
  • la funzione di isolante contro l'inquinamento acustico e l'umidità;
  • la bassa quantità di energia richiesta per la sua lavorazione, al contrario per esempio del cemento che genera grandi quantità di CO2.
La tecnologia X-Lam, che continua ad attirare sempre più persone, utilizza il legno lamellare per la costruzione di travi, tetti ed elementi portanti quali pareti e solai. Si tratta di un materiale più resistente e rigido del normale legno massiccio, creato a partire dal legno naturale attraverso un processo di incollaggio a pressione di lamelle.

Foto di Creativelenna da Flickr





















I pannelli X-Lam sono pannelli prefabbricati, innovativi e performanti, creati con una struttura a lamelle di legno incrociate fra loro e successivamente incollate insieme senza l'utilizzo di formaldeide, ovvero una sostanza chimica con caratteristiche tossiche. Per quanto riguarda le dimensioni, hanno uno spessore che varia da 57 a 297 mm, sono composti generalmente dai 3 ai 9 strati e lunghezza e larghezza massima sono rispettivamente 13,5 e 3,5 metri.

La tecnologia X-Lam prevede tre fasi: la realizzazione del progetto esecutivo, la fornitura presso il cantiere e il montaggio della struttura.

Foto di Paul Brennan da Pixabay




















I VANTAGGI DELLA TECNOLOGIA X-LAM
I vantaggi di scegliere questa tecnologia per la realizzazione degli edifici sono molteplici.
  1. Innanzitutto i costi e i tempi di realizzazione sono garantiti fin dall'inizio e non variano, in quanto si tratta di edifici prefabbricati in cui tutto è già stabilito nei minimi dettagli. Non si avranno quindi variazioni in corso d'opera, che allungano i tempi e aumentano i costi nella normale edilizia. Inoltre il trasporto e l'esecuzione sono facilitati dal peso, relativamente leggero, dei pannelli.
  2. La presenza di un cantiere pulito e sicuro grazie all'assemblaggio a secco dei pannelli, che non prevede getti di cemento e intonaci, e la rapidità dei lavori che seguono precisi schemi di montaggio.
  3. Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, ha un alto grado di resistenza al fuoco, che può arrivare ad un massimo di 2 ore. Il legno pressato dei pannelli brucia molto lentamente, la trasmissione del calore agli ambienti adiacenti è minima e non produce fumi tossici, essendo composto da materiali naturali.
  4. E' un ottimo isolante termico che assicura un elevato standard di comfort ambientale e una buona traspirabilità sia in estate che in inverno. E è anche un eccellente isolante acustico.
  5. Un altro punto di forza è la resistenza sismica. I pannelli infatti hanno proprietà elastiche, sono leggeri e si adattano alle oscillazioni prodotte da un terremoto.
  6. Infine, importantissimo è l'evidente risparmio energetico che consegue la scelta dell'utilizzo di questa tecnologia. Ciò si nota già in fase di costruzione dell'edificio con i tempi più brevi e poi durante la gestione e l'uso dell'abitazione.

Foto di Arek Socha da Pixabay



















Tra i migliori costruttori di case in legno in Italia ci sono Pagano, brand internazionale del lusso con cantieri in tutto il mondo, Xlam Dolomiti, azienda con più di 30 anni di esperienza nel settore e Xlam Italia, che offre tutti i servizi dalla consulenza tecnica fino al montaggio.

giovedì 4 febbraio 2021

L'umidità e le muffe in casa: cause e rimedi

La trasformazione del vapore acqueo presente in casa in condensa è la prima responsabile della formazione della muffa.
Qualora ci accorgessimo di muffe e macchie scure su pareti o soffitti potremmo andare incontro a problemi di vario tipo. Il primo a risentirne è il comfort abitativo. Infatti la muffa si presenta come una vera e propria "malattia", che provoca nel tempo il degrado dei muri e il distacco di intonaco e vernici.

Foto di Chu 3d da flickr



















Questo problema si avverte maggiormente in estate. Infatti a causa delle temperature più elevate, il punto di saturazione, ovvero la quantità di vapore acqueo presente nell'aria, aumenta. Quindi maggiore è la temperatura ambiente e maggiore è la quantità di acqua che può rimanere sotto forma di vapore all'interno del locale.

Il fenomeno è molto frequente negli ambienti umidi o poco ventilati, come bagniseminterratimuri esposti a nord.

La percentuale di umidità presente in casa molto spesso viene sottovalutata. Pochi sanno che allergie e infezioni possono essere causate proprio dall' umidità eccessiva, che favorisce un ambiente adatto alla proliferazione di batteri. Ma è altrettanto importante che il suo livello non sia troppo basso. In questo caso si forma l’aria secca, responsabile di mal di gola, secchezza alle vie respiratorie, ostruzione delle vie nasali. E' fondamentale tenere un livello di umidità in casa compreso tra il 35 e il 55%.

IDENTIFICARE IL TIPO DI MUFFA E LE CAUSE

Prima di tutto è necessario capire la causa che ha portato alla formazione della muffa.
L'umidità da infiltrazioni è provocata da infiltrazioni di precipitazioni o dalla rottura di tubazioni e si presenta sotto forma di chiazze di umidità e muffe circoscritte a zone ben delimitate.

L'umidità da condensa si manifesta su parti fredde della casa, generalmente i muri esposti a nord, dove si noteranno chiazze bagnate.

L’umidità di risalita è causata invece dall’acqua presente nel terreno, che viene assorbita dai muri.

Foto di carlpenergy da flickr



















Bisogna poi fare attenzione al colore chesolitamente tra il verde e il nero, varia in base alla tipologia di muffa. La muffa nera, che si trova generalmente su soffitti ed angoli superiori, è una varietà superficiale causata dall'umidità interna della casa.

La seconda tipologia è la muffa bianca, che si manifesta con lo scrostamento della pittura e dell'intonaco, ed è causata dall'umidità presente all'interno del muro.

I RIMEDI

La prima cosa da fare consiste nel rimuovere la muffa che si è già creata utilizzando semplicemente un prodotto antimuffa.

Se si tratta di umidità da infiltrazioni è sufficiente riparare le tubazioni o l'origine della presenza dell'umidità.

Per l'umidità di risalita sarà necessario intervenire con dell'intonaco traspirante, che lascerà passare l'umidità senza deteriorarsi.

Per la muffa nera nelle pareti a nord più fredde (umidità da condensa), la prima soluzione è aumentare il grado di calore e quindi il riscaldamento. La seconda è l'aumento della temperatura delle superfici attraverso l'isolamento dell'ambiente. L'isolamento evita che la temperatura superficiale delle pareti sia troppo fredda e quindi l'umidità non andrà ad attaccarsi.

Mentre per la muffa bianca la soluzione è ridurre l'umidità nell'ambiente con la ventilazione, che può essere meccanica oppure semplicemente aprendo le finestre. Un'alternativa è il deumidificatore.

Foto di Aaron Yoo da flickr

Il deumidificatore è un elettrodomestico, fisso o mobile, il cui scopo è ridurre il livello di umidità presente nell'aria, senza usare eccessiva energia. Non si tratta però di un oggetto miracoloso che cancella del tutto la muffa, la rende solamente inattiva eliminando il vapore acqueo presente nell'aria. Inoltre è bene sapere che i climatizzatori di ultima generazione regolano anche la quantità di umidità presente nell’aria.

Per chi sta cercando una soluzione più ecologica ed economica, esiste un deumidificatore naturale che può essere realizzato in casa con una bottiglietta di plastica e il sale, che è ottimo per assorbire l'umidità. Oppure si può ricorrere a deumidificatori con sali assorbi umidità, ma in questo caso dovrete comprare le ricariche.

martedì 2 febbraio 2021

10 errori nell'illuminazione di un ambiente

Illuminare una stanza può sembrare facile, ma certi passi falsi possono far sì che uno spazio confortevole risulti spento.

1. Troppa luce dall'alto: spesso si tende ad illuminare le stanze utilizzando solo le luci dall’alto, non conferendo così calore o carattere a una stanza. L’illuminazione sopraelevata è un’opzione per molti spazi, ma spesso non è sufficiente.

2. Luce centrale: scegliere una sola fonte di illuminazione è un errore gravissimo perché ogni ambiente ha angoli che meritano di essere valorizzati. Quindi evitare di posizionare il classico lampadario a centro stanza e preferire un’illuminazione specifica per ogni zona. Se si omette l’illuminazione da lavoro, come le lampade da terra e le lampade da tavolo, leggere sul divano o scrivere alla scrivania potrebbe affaticare gli occhi.


Foto di Jesse Kristalie da flickr




















3. Luci all'altezza sbagliata: il lampadario dovrebbe essere appeso a non meno di 1/4 della distanza tra il soffitto e il pavimento. Se la lampada a sospensione è appesa sopra ad un tavolo da pranzo, l’altezza ottimale dovrebbe essere attorno a 1,70 m dal pavimento. Quando si è seduti accanto a una lampada da tavolo invece, il fondo del paralume dovrebbe essere all’altezza delle spalle, altrimenti si è accecati dalla lampadina.

4. Dimenticare la dimmerazione: l’atmosfera è un lato importante nell’illuminazione della casa. Le attività da svolgere all’interno delle varie stanze sono molte e differenti tra loro. Essenziale sarà quindi la presenza di un dimmer in modo tale da poter regolare l’intensità luminosa in base alle attività che si dovranno svolgere.

Foto di kannapoonan da Pixabay



















5. Il colore della stanza: non importa quante luci si mettono in una stanza, non avrà quella sensazione di ariosità e lucentezza se le pareti sono troppo scure. Anche tonalità leggermente diverse nella stessa famiglia di colori possono fare la differenza. Colori chiari e luminosi alle pareti permetteranno di ottenere una stanza più accogliente e luminosa anche con un ridotto numero di lampade e lampadari.

Foto di Cristina Mantovani da Pixabay



















6. Apparecchio della misura sbagliata: un lampadario troppo piccolo sopra un grande tavolo da pranzo o una lampada sovradimensionata su un tavolo accanto a un divano renderà l’ambiente sproporzionato. In genere, per una stanza di circa 30 metri quadri sarà necessario scegliere un lampadario di circa 50/60 centimetri di diametro, mentre per un ambiente di 15 metri quadri la dimensione dovrebbe essere intorno ai 40 centimetri.

7. Posizione degli interruttori: gli interruttori devono essere posizionati in punti strategici e comodi per l’accensione e lo spegnimento. Solitamente vengono posti nelle zone adiacenti alle porte di ingresso di ogni stanza, ma potrebbero essere posizionati anche ad altezze differenti o addirittura in più punti della stanza. Basti pensare a una camera da letto, con l'interruttore principale per il lampadario e magari due interruttori ai lati del letto per una comodità maggiore.

8. Evitare i riflessi: l’abbagliamento può essere diretto, quando una sorgente luminosa entra nel nostro campo visivo, o di riflessione quando una superficie lucida riflette la sorgente luminosa provocando fastidio all’interno dell’angolo visivo. E' bene quindi cercare di evitare troppi riflessi sia su superfici verticali, come porte o ante di mobili, sia su superfici orizzontali, come pavimenti o tavoli.

9. La tendenza: il mercato dell’illuminazione oggi fornisce centinaia di soluzioni per interni, per esterni, da incasso, a parete, da terra, da tavolo e a sospensione. Districarsi in una scelta cosi ampia è difficile. La lampada del momento o di tendenza, non necessariamente è la lampada giusta. Bisogna cercare un prodotto che piaccia ma soprattutto che soddisfi l'esigenza di illuminazione.

10. Il risparmio energetico: la giusta illuminazione si ottiene sia dalla quantità di luce ma soprattutto dalla sua qualità. Già da un po’ di anni l’illuminazione a LED viene preferita a quella alogena in quanto i vantaggi sono numerosi. Si ha infatti una Maggiore efficienza, una maggior durata ed un minor consumo. L’unico svantaggio è il prezzo leggermente più alto.

Foto di PIRO4D da Pixabay